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La prima piattaforma italiana di cinema asiatico, FAREASTREAM, compie una settimana. E gli abbonati non hanno certo perso tempo: centinaia di clic, centinaia di visualizzazioni, e una TOP FIVE che, tra blockbuster e grandi classici, rispecchia perfettamente lo spirito del progetto!   


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1°- A TAXI DRIVER di Jang Hun

La mente corre a De Niro e Scorsese, certo, ma questa non è la New York degli anni ‘70: è la Seul degli anni ‘80. Jang Hun ci fa salire su un taxi e ci (ri)porta nel buio di Gwangju, dove sta per esplodere la grande rivolta popolare contro la dittatura di Chun Doo-hwan. Dieci giorni di lotta, dieci giorni di feroce repressione. Il 18 maggio 1980 rappresenta ancora una ferita aperta, nel cuore della Corea, e i DODICI MILIONI DI SPETTATORI che hanno applaudito A TAXI DRIVER lo dimostrano. Blockbuster o inno civile? Un inno civile che parla il linguaggio del blockbuster, affidandosi (tra lacrime, risate, azione) al gigantesco SONG KANG-HO: il pupillo di Bong Joon-ho da MEMORIE DI UN ASSASSINO a PARASITE.

Notorious, ovvero: come imparai a non preoccuparmi e ad amare il cinema:  CULT - Viaggio a Tokyo di Yasujirō Ozu, film drammatico che parla di  distanze e di rapporti familiari che si

2°- VIAGGIO A TOKYO di Ozu Yasujiro

Per fare visita ai figli, due anziani genitori si spostano nella capitale dalla piccola città giapponese di Onomichi. Nonostante le dichiarazioni d’affetto, però, il primogenito Koichi e la sorella Shige non hanno tempo (né troppa voglia) di occuparsi di loro. Soltanto l’ex nuora Noriko, moglie di un terzo figlio disperso in guerra, li tratterà con dolcezza sincera… Incoronato MIGLIOR FILM DELLA STORIA da 350 registi di tutto il mondo, VIAGGIO A TOKYO è l’icona stessa del CINEMA GENTILE del sommo maestro OZU. Una storia semplice che diventa parabola sulle stagioni della vita. Una cronaca familiare venata d’amarezza, ed estremamente raffinata sul piano visivo, che resta per sempre negli occhi e nell’anima. La versione è quella restaurata dalla Shochiku.  


Ultimo film visto? - pagina 424

3°- CASTAWAY ON THE MOON di Lee Hae-jun

“E ora qualcosa di completamente diverso”: CASTAWAY ON THE MOON, l’ormai leggendario ASSO PIGLIATUTTO del FEFF12 (si portò a casa l’Audience Award, con una media-voto vertiginosa, e anche il bacio accademico degli accreditati Black Dragon)! Una commedia davvero unica nel suo genere, buffa e poetica, dolce e surreale, che i FAREASTERS della prima ora saranno sicuramente felici di riapplaudire e che i NEWCOMERS dovranno TASSATIVAMENTE recuperare! Un'occhiata alla trama? È la storia di due bizzarre solitudini che s’incontrano: quella dell’impassibile signor Kim, suicida fallito e moderno Robinson Crusoe su una delle isolette selvagge del fiume Han che attraversa la città di Seul, e quella della signorina Kim, una bella hikikomori in eremitaggio nella propria stanza e connessa al mondo attraverso il web…


Confessions - di Tetsuya Nakashima (2010) | JAMovie

4°- CONFESSIONS di Nakashima Tetsuya

Premiato al FEFF nel 2011 e attraversato da una colonna sonora che spazia da Bach a “Last Flowers” dei Radiohead, ecco il SUPER CULT giapponese di cui si è perdutamente innamorato MICHAEL MANN (“Un capolavoro assoluto”)! Horror? Thriller? Revenge movie? Dramma psicologico? Le catalogazioni sono tutte valide e tutte superflue, perché CONFESSIONS travalica i generi facendosi pura narrazione: il racconto, struggente e glaciale, di un omicidio e di una vendetta che diventa il racconto, feroce e spiazzante, di troppe vite bruciate... Nakashima Tetsuya, padre talentuoso di KAMIKAZE GIRLS e MEMORIES OF MATSUKO, firma un’opera d’arte che riempie gli occhi di grande cinema e non fa prigionieri.


AsianWorld.it on Twitter: "#subs "Beasts Clawing at Straws" di Kim Yong-hoon,  Corea del Sud, 2020, Commedia nera. #sottotitoli Link:  https://t.co/H1KdLadrfp… https://t.co/hKEiLarHfW"


5°- BEASTS CLAWLING AT STRAWS di Kim Yong-hoon

Quattro disperati, una dark lady sbucata dall’inferno (o dagli immediati dintorni), una borsa traboccante di soldi e un dosaggio colossale di KARMA per tutti: ecco gli ingranaggi che muovono, con implacabile e beffarda precisione, questo bellissimo (nerissimo) PULP. Un divertente minuetto di sangue e di coltelli, di umorismo e di cinismo, di flashback e di flashforward, dove la smania di denaro porta clamorosamente sfiga e dove l’unica regola è NON FIDARSI MAI DI NESSUNO. L’esordiente Kim Yong-hoon dirige con mano felice il suo stesso adattamento del romanzo d’origine e ci regala, oltre al film-rivelazione dell’ultimo FEFF  (menzione speciale della Giuria dei GELSI BIANCHI), una folgorante JEON DO-YEON: mai così cattiva, mai così irresistibile!