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settembre 2017


HOW TO SUBMIT YOUR FILM
From July 3 to October 31, professional and emerging filmmakers are invited to submit original films on our theme: the promise and challenges of migration and the unique contributions migrants make to their new communities. Films that challenge negative perceptions of migrants, defy stereotypes and portray positive and welcoming actions by and toward migrants are encouraged. 
http://www.iom.int/submit-your-film 

blob:https://www.facebook.com/110d9794-8331-4a5a-b410-9736411cf5dd
Professional filmmakers working in all genres are invited to submit films on festival themes of at least 25 minutes in length to be considered by a committee of international film professionals.
Emerging filmmakers from 92 select countries  are invited to submit films on festival themes of at least 25 minutes in length for the festival and a competition. A committee of international film professionals will select three films and winners will each receive a prize of $1,500.
Filmmakers from 92 select countries who have migrated in their lifetime are also invited to submit 1 – 5 minute video profiles about their own experience or video profiles of other migrants, that will become part of IOM’s i am a migrantcampaign and considered for screening at the 2017 film festival.  Twenty i am a migrant videos will be selected and winners will receive $100. The submission deadline for the ‘i am a migrant’ category has been extended until 31st October. Participants should send their film with the completed and signed submission form via WeTransfer to migfilmfest@iom.int. Please read the submission form for more information on the rules and requirements and on how to submit your film.


DEADLINE FOR ENTRY

  • Films of all genres (feature, documentary, animation) will be accepted from 03 July to 17 September.

FORMAT

  • Please submit your entry information and film using Filmfreeway.
  • You also may submit a Blu-ray or DVD.  Hardcopies should be mailed to the following address no later than September 17
    with this completed form enclosed.
    Global Migration Film Festival (MCD)
    Route des Morillons 17, 1218
    Le Grand-Saconnex  - Geneva – Switzerland 

LENGTH

  • Films should be at least 25 minutes in length for consideration. 

RIGHTS

  • Films may only be submitted by individuals with the legal right to negotiate the use of the work.

FESTIVAL THEME

  • Films should portray the promise and challenges of migration and contributions migrants make to their new communities.
  • Films that challenge negative perceptions of migrants, defy stereotypes and feature positive and welcoming actions by and toward migrants are encouraged. 

LANGUAGE

  • Films in English are preferred.  Sub-titles are encouraged, even if the characters speak English, to ensure maximum comprehension for global audiences.
  • Films in other languages are encouraged, but must have sub-titles in English.

PRODUCTION YEAR

  • Films completed in or after 2013, or over the past five years, will be considered.

FILM SELECTIONS

  • The festival will inform applicants if their film has been selected by mid-October.
  • For each selected film, the submitter or the filmmaker should be prepared to provide stills from the film, a trailer and a bio and photo of the film’s director.

FEES

  • There is no fee to submit films.




The amazing Haley Reinhart is reimagining Britney Spears' "Oops!... I Did It Again," as if it was written for another icon -- Britney's idol Marilyn Monroe -- decades ago. Scott Bradlee’s Postmodern Jukebox: http://postmodernjukebox.com/ https://www.facebook.com/postmodernju... The Band: Haley Reinhart http://www.facebook.com/haleyreinhart http://www.instagram.com/haleyreinhart http://www.twitter.com/haleyreinhart Adam Kubota - bass http://www.facebook.com/adamkubotabass Lemar Guillary - trombone Mike Rocha - trumpet Jacob Scesney - sax http://www.instagram.com/jsayswho Tony Austin - drums Scott Bradlee - piano http://www.facebook.com/scottbradleem... http://www.instagram.com/scottbradlee http://www.twitter.com/scottbradlee Our home on the web: http://www.postmodernjukebox.com


Cremeria Letteraria - Presidio del Libro di Lucera parteciperà per il secondo anno alla "Festa dei Lettori", iniziativa giunta quest'anno alla 13^ edizione e organizzata dall'Associazione Presidi del Libro in collaborazione con la Regione Puglia e il MIUR.
Questi gli appuntamenti che si svolgeranno tra il 26 settembre ed il 6 ottobre in Piazza Duomo n. 18 a Lucera.

Martedì 26 settembre ore 20,30 sarà ospite Silvia Bencivelli, giornalista scientifica e conduttrice radiotelevisiva (è stata tra i conduttori di Tutta Salute, in onda ogni mattina su Rai3, e da dieci anni tra le voci di Radio3 Scienza). Scrive per «la Repubblica» e «Le Scienze». Insegna giornalismo scientifico alla Sapienza di Roma. Ha pubblicato diversi libri tra cui "Perché ci piace la musica" ed "È la medicina, bellezza!". "Le mie amiche streghe" è il suo romanzo d'esordio, brillante e originale, sulle nostre superstizioni ma soprattutto sulle nostre fragilità, che ha il coraggio di affrontare ironicamente temi molto dibattuti conquistandoci con la voce irresistibile della sua autrice. Silvia Bencivelli sarà presentata da Maria Grazia De Luca con momenti musicali a cura di Giorgia Bianco.

Mercoledì 27 settembre alle 20,30 sarà la volta di Pietrangelo Buttafuoco, giornalista e scrittore siciliano (attualmente scrive per Il Foglio, con cui ha collaborato fin dalla fondazione, La Repubblica e Il Sole 24 Ore), nonché conduttore e opinionista televisivo per Canale 5 e La7.
Pietrangelo Buttafuoco conversando con Raffaella Gambarelli presenterà "I baci sono definitivi", splendido libro-taccuino in cui
"rubandole" annota le storie della vita dei pendolari e ne fa "cunto". Tutte le mattine il viaggio sotterraneo gli regala una nota per il suo quaderno: incontri straordinari, storie d'innamorati, struggenti malìe, canzoni, dediche ed epiche vissute tra i sedili, i corrimani, le scale mobili e i nodi delle stazioni della metropolitana.

Venerdì 29 settembre a partire dalle 18 sarà la volta del reading "Letti dai balconi" con protagoniste le scuole lucerine: prima i ragazzi della Scuola Media Statale "Dante Alighieri" con un saggio musicale e successivamente con letture, poi proseguite dagli studenti del Liceo "Bonghi-Rosmini" e dell'I.T.E.T. Vittorio Emanuele III di Lucera. 
Le letture saranno declamate dai balconi di Piazza Duomo. 
La serata si concluderà con un monologo di Mario Rucci dal titolo "Cosa sono le nuvole".

Venerdì 6 ottobre alle 20,30 la serata conclusiva vedrà ospite Fabrizio Coscia, scrittore, insegnante, giornalista e critico letterario del quotidiano «Il Mattino» di Napoli, che in dialogo con Alfredo Padalino e accompagnato al pianoforte da Linda Vanacore, presenterà il suo ultimo splendido libro «La bellezza che resta», ovvero una riflessione sull’opera d’arte alla fine di una vita, attraverso una serie di ritratti, da Tolstoj a Freud, da Renoir alla Kahlo, da Cechov a Glenn Gould.

Info e prenotazioni:
3273509326 - 3470850970

‘Stereotipi e arzigogoli’ a Pordenonelegge per riflettere su temi urgenti e attuali, dal sessismo all’educazione al genere. Da 14 anni la casa editrice Matilda (prima nota con il nome Mammeonline), fondata e diretta da Donatella Caione, persegue l’obiettivo di promuovere l’educazione al genere, stimolando il pensiero critico, favorendo la libertà da modelli imposti, sostenendo una comprensione e un’esperienza del mondo basata sulla conoscenza e non sul pregiudizio.

Matilda, che è anche acronimo di Multicultura Accoglienza Tenacia Identità Lettura Diversità Affettività, propone uno sguardo differente per fare il punto sulle grandi mistificazioni ideologiche e linguistiche intorno a gender, sessismo e alienazione genitoriale (o parentale).
“Proporre sguardi differenti è sempre stato un desiderio della mia casa editrice che pubblica libri sulla procreazione assistita, testi senza stereotipi per offrire alle bambine e ai bambini modelli diversi da quelli che vengono proposti quotidianamente dal pensiero dominante. Libri che affrontano le discriminazioni di ogni tipo, la violenza degli uomini contro le donne o l’importanza del linguaggio di genere”, spiega Donatella e aggiunge: “quotidianamente assistiamo all’utilizzo di un linguaggio sempre più oltraggioso, sessista, irrispettoso, volgare; un linguaggio che non nomina le donne, ma che non ha reticenze nell’insulto, nell’uso delle parolacce a sfondo sessuale. Desideriamo sottolineare quanto invece siano importanti le parole, ad esempio per raccontare in ambito giornalistico la violenza contro le donne”
Di questa necessità Donatella Caione ha parlato anche alla diciottesima edizione di Pordenonelegge durante la presentazione, svoltasi domenica 17 settembre, del suo ultimo libro ‘Stereotipi e arzigogoli’ (pubblicato a marzo 2017). L’incontro è stato organizzato in collaborazione con la Carta di Pordenone ‘Media e rappresentazione di genere’ che ha la finalità di promuovere un’immagine equilibrata e plurale di donne e uomini, superando e contrastando gli stereotipi di genere nei media, per favorire una rappresentazione rispettosa della dignità della persona nell'ambito dell'informazione e della comunicazione.

A dialogare con Donatella, durante la presentazione partecipata da un nutrito pubblico costituito in larga parte da giovani, è stata la consigliera di parità dell’Area Vasta di Pordenone Chiara Cristini.
Partendo dall’accordo - che intende favorire la conoscenza e la diffusione dei principi di uguaglianza, pari opportunità, di riconoscimento e valorizzazione delle differenze - si è cercato di fornire risposte a tanti interrogativi, come ad esempio: maschi e femmine sono diversi/e? E quanto lo sono? E, soprattutto, quanto queste differenze sono determinate biologicamente o sono costruite socialmente? Quanto influenza l'educazione nutrita di stereotipi? Quali sono gli ambiti in cui le differenze sono maggiormente ‘guidate’ dagli stereotipi? Cosa possiamo fare, genitori ed insegnanti, per far sì che bambine e bambini crescano in modo libero, senza essere forzati da ruoli che vengono definiti per loro dal momento in cui nascono? E poi, cosa sono gli stereotipi? Perché sono così pervasivi? Perché vengono usati? Come difenderci?

Il tutto condividendo l’idea che una comunicazione responsabile e la sensibilizzazione degli operatori e delle operatrici possano contribuire all’abbattimento degli stereotipi di genere e a sviluppare il rispetto delle identità di donne e uomini in modo coerente con l’evoluzione dei loro ruoli nella società. Pensiero che l’associazione foggiana Donne in Rete sostiene da tempo, portando avanti ed esportando ovunque – non solo a Pordenone – le buone pratiche in tema di educazione alle differenze.

“Perché relazioni sentimentali violente, bullismo, cyberbullismo sono fenomeni che vanno prevenuti, è inutile contrastarli se prima non facciamo niente per evitarli, ma anzi diamo campo libero a pessime trasmissioni tv e terribili modelli mediatici e pubblicitari”, sostiene Caione che facendo riferimento anche all’omicidio di Specchia afferma: “e chi contrasta l'educazione alle differenze manipolando le coscienze con la 'bufala del gender' ha delle forti responsabilità in materia perché è come se sostenesse chi commette violenza”.

#fotografia #artivisive Biennale di Arte di Venezia 2017, eventi collaterali: Luca Campigotto con il lavoro Iconic China propone una lettura non innovativa ma molto suggestiva degli spazi abitativi della grande Cina. Spazi in cui luomo è apparentemente elemento marignale ma cripticamente artefice di ogni cambiamento immortalato dalle grandi stampe a colir del fotografon nel 2016, anno di realizzazione del lavoro. Suggestiivo l'uso della luce prevalentemente in notturna e stimolanti le prospettive "silenziate" dei grandi cenri urbani. (l.starace)

EMGdotART Foundation - Palazzo Zen, Cannaregio 4924, Fondamenta Zen (campo dei Gesuiti) - Venice 30121
Monday - Sunday 14:30-19:00. Tuesday closed

“Ricordatevi, non esiste il cibo a basso costo, se esiste è perché qualcun altro ne ha già pagato parte del prezzo”

Vincitore del Progetto MigrArti 2017 Miglior regia di Michele Cinque
Jululu è un viaggio musicale in un angolo di Africa nel sud Italia, nelle vaste piane coltivate a pomodoro nella provincia di Foggia. Badara Seck, musicista griot senegalese, come una guida sciamanica, attraversa questi luoghi alla ricerca di Jululu, l’anima collettiva africana, fino ad arrivare in uno dei ghetti dove si riversano i lavoratori agricoli immigrati per la stagione della raccolta.
"Solo poco più di un mese fa si concluse con undici persone condannate, con una sentenza in primo grado della Corte d’Assise di Lecce, l’inchiesta SABR del procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone e dei Carabinieri del Ros nata nel 2008 e terminata nel 2011 in concomitanza della rivolta nella masseria Boncuri con a capo Yvan Sagnet, a Nardò in provincia di Lecce. La sentenza del presidente Roberto Tanisi, la prima in Italia per “riduzione in schiavitù”, conferì agli imputati undici anni di reclusione e l’interdizione dagli pubblici uffici."
qui approfondimento sui temi: http://www.lagazzettameridionale.com/…/venezia-mostra-del-c…


Manfredonia – PARLARE di cultura in un paese di circa 60.000 abitanti, grande ovvero quanto un terzo dei capoluoghi di provincia italiani, potrebbe sembrare vano o soltanto “presuntuosamente pantagruelico”. Onnivoro. Difatti, le iniziative culturali presenti attualmente a Manfredonia, ad esclusione di discussioni, forum o attività inerenti la politica, si possono (davvero )contare sulla punta di  una mano.
Siamo davvero messi così male? In tutto ciò che è pubblico vale il principio economico della domanda e offerta. Certo non sempre si tratta di vile denaro, pertanto la domanda si impone: ma questa città davvero chiede cosi poco?
Sono sufficienti quelle due ore domenicali di sport e quell’ora e mezza di “vandammate” la sera? Con tutta l’informazione che gira sulla rete, non un sussulto, non un interesse stuzzicato? Naturalmente non è cosi: gli interessi culturali sono curati a Manfredonia. Per necessità, fatta virtù, hanno acquisito una dimensione privata.
Esistono fior di musicisti, scacchisti, arcieri, scrittori, astrofili, artisti e  sportivi in questa città (se qualcuno ancora vuole ricordarlo). Abbiamo pertanto pensato di offrire loro uno spazio (web)pubblico e gratuito, che si arricchisce se vi si partecipa, o deperisce se non interessa. Ognuno è libero di postare, segnalare, comemntare, nel rispetto della nettiquette e del vivere civile, fatti di cultura. Cultura, lo ricordiamo, non è sinonimo di erudizione o di “incomprensibile”.
Abbiamo adottato come logo un’immagine di una stele dauna, è vero però che nello scegliere l’immagine abbiamo pensato anche alle parole di quello “sfigato” di Leopardi sulla dolcezza del naufragar. Lui almeno dalla provincia uggiosa e gretta è riuscito a scovare e condividere un raggio luminoso e tracciante. (Stato/Luigi Starace)

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