75^ edizione della Mostra del Cinema, il Premio della Critica SIC (Sindacato Critici Cinematografici) quest’anno è stato assegnato al documentario Still Recording di Saeed Al Batal e Ghiath Ayoub (Siria).
Non lo trovate nè sulla pubblicazione della settimana della Critica ne sul programma perché aggiunto dopo, un last minute vincente visti i risultati e umanamente molto significativo.
Il docufilm siriano copre gli anni 2011_2014 e racconta la vita dei giovani siriani, i registi e i loro amici. Alcuni diventano cecchini, altri continuano ad allenarsi atleticamente sotto le bombe dei mig, altri pensano che con la pace potranno fare i musicisti. Nel frattempo la storia come la si è vista dai telegiornali internazionali, la guerra civile e lo smantellamento di un popolo nobile e ricco.
Still recording
Il lavoro è stato girato quasi tutto in presa diretta, 450 ore di vita filmate in una nazione in cui il benessere è finito di colpo e le olive diventano più essenziali della tecnologia che c’è e anche tanta. Un contesto che invita alla riflessione profonda sul mondo e sui filtri della informazione. Non ci sono buoni o cattivi ma solo sopravvissuti in Still Recording, tutti con un profondo desiderio di rimanere in Siria e non diventare profughi. Un film crudo ma che picchia molto di più sui pre-giudizi dello spettatore, non siriano. La dimostrazione che la videocamera sa essere più risolutiva di un fucile.
Far Conoscere attraverso il cinema contesti che facilmente si etichettano e sintetizzano con etichette è uno dei compiti nobili del cinema (il primo rimane quello di far ridere)
Still Recording
Luigi Starace, Cinemadonia.it
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