Parlare di Cinema Arti Visive e Culture Indipendenti

novembre 2020

Alessandro Del Gaudio lo conosco dai tempi de Il candore dei ciliegi, sarà stato il 2000, lui aveva 26 anni, io 40. Siamo invecchiati entrambi in questo mondo letterario che fagocita sogni e ambizioni, che redige scale di valore inattendibili e che ti fa smarrire la cosa più importante: la voglia di scrivere. Per fortuna Del Gaudio l’ha mantenuta, ma resta un peccato che un romanzo originale come Rintocchi di clessidra esca come autoproduzione, quando le librerie sono ricolme di spazzatura su carta, illeggibile, promossa a piene mani dal sistema mediatico. 

Discorsi vecchi, che facevo vent’anni fa, che sono costretto a ripetere, visto che la situazione è persino peggiorata dai tempi di Quasi quasi faccio anch’io un corso di scrittura (Stampa Alternativa). Rintocchi di clessidra è un romanzo costruito su racconti - per la precisione otto e un epilogo - ma il filo conduttore è la narrazione di raccordo composta da Nivolet, un narratore fantastico che scrive storie da un palazzo al centro dei mondi, racconti che messi su carta subito dopo vengono scordati.

 

Le storie del narratore protagonista sono importanti, scorrono come rintocchi di clessidra, sono le ultime storie da scrivere che dovranno risvegliare Esterel da un sonno eterno. Il dato di partenza è fantastico, così come sono soprannaturali molte ambientazioni, dotate di una doppia chiave interpretativa che passa dal realistico al soprannaturale. In ogni caso il lettore di fantasy troverà pane per i suoi denti, tra torri siderali, spazi interstellari, maghi, giocattoli soprannaturali, penne prese in prestito ad ali di corvi per scrivere storie prive di lieto fine, capitani coraggiosi e ciurme di surreali pirati. 


Lo stile di Del Gaudio è maturo e consapevole, ben strutturati i dialoghi, descrizioni come morbide pennellate, suspense narrativa dosata a dovere, costruzione letteraria che risente di letture importanti, da Borges a Calvino. Rintocchi di clessidra è la dimostrazione di come si possa fare letteratura partendo dal genere, senza tradire il rispetto per il lettore che attende una storia avvincente. Rintocchi di clessidra ne contiene nove.

Il tuo nome è un’altra opera interessante di Del Gaudio, edita da Sereture Edizioni di Varese, nel 2015, che ho avuto modo di apprezzare. Qui siamo nel territorio della narrativa sentimentale, con l’originale trovata di alternare un capitolo in prosa a una poesia d’amore. Un romanzo struggente e delicato che racconta una storia d’amore incompreso, un cuore che batte per una donna che di cognome fa follia e che resta solo un fantasma della notte, di un’altra notte in cui poterla sognare.

Provateli entrambi. Non ve ne pentirete.

Gordiano Lupi


Per acquistare Rintocchi di clessidra:

https://www.amazon.it/Rintocchi-Clessidra-Alessandro-Del-Gaudio/dp/B08KWQ28ZT/ref=sxts_sxwds-bia-wc-p13n1_0?cv_ct_cx=rintocchi+di+clessidra&dchild=1&keywords=rintocchi+di+clessidra&pd_rd_i=B08KWQ28ZT&pd_rd_r=aef699b7-7cdd-494d-a0ae-fd6736950f7e&pd_rd_w=0ESCN&pd_rd_wg=Y2B4X&pf_rd_p=85da2d5e-2dc8-4556-b752-0fa4457c4b69&pf_rd_r=PZG694NXJR324BDV90H8&psc=1&qid=1605181912&sr=1-1-82924ca5-d5c8-45d1-a40c-360835499ae5

 

Matsuteia ed E.T.A. Egeskov
Volevo essere un supereroe della Marvel – vol. 1



Un agile volumetto che non pretende di essere esaustivo, solo di raccogliere una serie di curiosità sui supereroi degli universi Marvel - che sono davvero tanti (quasi 1000!) tra buoni e cattivi (persino più affascinanti) -, anche perché ci sono già molti saggi specifici che contengono di tutto sulla Casa delle Idee. 


Sono un fan della Marvel dal 1970, dal giorno in cui fui affascinato in edicola da L’Uomo Ragno contro Lizard, Editoriale Corno, subito dopo essere stato irretito da Mentre la città dorme, protagonista il Devil dal costume giallo e nero di Stan Lee e Wallace Wood. Confesso che leggo Marvel ancora oggi, certo solo i personaggi classici, cose nuove come Venom e Deadpool (che i ragazzi amano) un po’ mi disturbano, riesco ad apprezzare poco persino un grande disegnatore come Todd Mc Farlaine, cresciuto come sono a Ditko e Romita, per me il massimo di modernità restano Kane, Kirby e Buscema. Non solo, mi capita di vivere come un tradimento certe trasposizioni cinematografiche di Spider Man, soprattutto le ultime, mentre ho apprezzato molto il cartone animato di Sara Pichelli con il nuovo Uomo Ragno di colore (Miles Morales). Detto questo veniamo al libro, un piccolo e prezioso manuale che in certi casi dice cose che un appassionato conosce, ma in altri fa compiere vere e proprie scoperte al vecchio lettore. 


Per esempio mi è servito a capire che il nuovo Nick Fury cinematografico è il figlio di quello che leggevo negli anni Settanta. Poi fa piacere rileggere anche quel che sappiamo, trovarlo sistemato in maniera ordinata, come la storia su Spider Man che l’editore Martin Goodman proprio non voleva pubblicare: Chi vuoi che si appassioni alle vicende di un uomo con i poteri di un ragno? Per fortuna ebbe ragione la testardaggine di Stan Lee. 


L’Uomo Ragno conta versioni da romanzo grafico strepitose, vera letteratura a fumetti, oltre a una serie regolare che - tra alti e bassi - resiste in edicola dal 1962. Gli autori del libro raccontano lo sbarco Marvel in Italia, al quale ho assistito in prima persona, negli anni Settanta, prima su Linus (grande Oreste Del Buono, quasi mio compaesano!), poi su Sergente Fury (possiedo molti numeri), infine con la mitica Corno. I due autori non dimenticano le vicende moderne con Star Comics e Play Press, per poi parlare di Panini unica depositaria del verbo Marvel. Il libro analizza la continuity - fenomeno che rende diversa e unica la Marvel -, i cross-over, il primo eroe omosessuale, gli autori che hanno fatto la storia, i problemi con il Comics Code per la troppa attualità dei racconti (droga, razzismo, Vietnam …). 


Una sezione finale è riservata agli attori dei film che hanno impersonato gli eroi Marvel, importante per rendere il tutto più attuale e appetibile per i fan contemporanei. Per quel che mi riguarda resto legato al passato, al profumo di quella carta colorata della Corno, che oggi ritrovo - come una madeleine proustiana - nella collezione da edicola Super Eroi Classic, edita dal Gruppo  Rizzoli in collaborazione con Panini. Per chi ancora non conosce la Marvel questo piccolo libro è una vera e proprio guida virgiliana in un paradiso fantastico che noi ragazzini nati negli anni Sessanta abbiamo vissuto desiderando tutti trasformarci in Super Eroi Marvel!  


Gordiano Lupi


Per acquistare il libro: https://www.amazon.it/dp/B0865BNNV5/


Il dottor Stranamore scava nell’età dell’ansia del cinema americano, quando la paura del nemico comunista produsse una serie di film con al centro l’incubo della bomba atomica. Alcune pellicole della prima metà degli anni Sessanta sconvolsero le coscienze mostrando come l’avvenire del pianeta fosse tra i pulsanti e le esplosioni di una tecnologia dal complesso sistema di controllo, dietro il furore delle ideologie. Kubrick rappresenta tutto questo senza pontificare o filosofeggiare, ma audacemente mettendo in scena l’ultimo capitolo della nostra commedia umana: un’immensa, sardonica, irriverente e tragica risata sull’assurdità di una razza così indaffarata a realizzare, con accanimento spesso geniale, la propria distruzione.

Tutto su un film potrebbe essere il motto di questa nuova collana di Edizioni Il Foglio, dedicata al grande cinema che ha segnato non solo la storia di un’arte, ma anche stagioni della nostra esistenza, visioni personali e collettive depositate in una memoria che ritorna per immagini ed emozioni. Sono libri per approfondire singoli film, per meglio conoscere gli aspetti segreti e nascosti di un’opera, ma anche atti d’amore per il cinema, il piacere di essere messi a parte di una passione, condividerla. Penetrare intimamente nel corpo di un film, fino quasi a provare l’illusione di riviverne la creazione, la visione, quel che accade dopo. Sentire l’effetto cinema attraverso la lettura, restare nel suo universo ed essere curiosi delle connessioni con gli altri linguaggi. E allora non si poteva cominciare meglio questa collana che con Il dottor Stranamore, il più esplosivo film di uno dei più matericamente visionari registi della storia del cinema: Stanley Kubrick. Un’irriverente rappresentazione della guerra fredda, quando l’avvenire del pianeta sembrava tra le mani di politici e militari sempre sull’orlo di una terza guerra mondiale, tra bombe atomiche, pulsanti e valigette di una tecnologia dal complesso sistema di controllo dietro il furore delle ideologie. 


Kubrick racconta tutto questo come se mettesse in scena l’ultimo capitolo della nostra commedia umana: un’immensa, sardonica, tragica risata sull’assurdità di una razza così incredibilmente indaffarata a realizzare, con accanimento spesso geniale, la propria distruzione. (Davide Magnisi)

 

 

Davide Magnisi, docente e critico cinematografico, ha collaborato con quotidiani, riviste, siti internet e rassegne cinematografiche. Ha pubblicato un volume su Stanley Kubrick (Gli orizzonti del cinema di Stanley Kubrick, 2003), due su Fernando di Leo (Di Leo calibro 9, 2017; Il cinema di Fernando di Leo, 2017) uno su Sam Mendes (Sam Mendes. Da Shakespeare a Bond, 2018) e uno su Ruggero Deodato (Cannibal Ballad, 2019), oltre ad aver preso parte a numerosi libri collettanei (Cineasti di Puglia, 2006-2007; 10 – Il cinema di Sergio Rubini, 2011; Riccardo Cucciolla, 2012; Il cinema di Domenico Paolella, 2014). Membro del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani e della Fipresci, è stato più volte giurato in festival del cinema internazionali.


Autore: Davide Magnisi

Titolo: Il dottor Stranamore, ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba

Pagine: 126

Formato 15x21

Prezzo: 12 euro

Collana “I film del foglio”

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